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Primavera

 
Volume 9, numero 1

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Due nuovi decreti sul latte artificiale

Di Paola Negri
Ormai tutti i sostenitori dell’allattamento hanno sentito parlare del Decreto Sirchia-Marzano, entrato in vigore recentemente e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale N. 78 del 5 Aprile 2005 (Il testo integrale può essere scaricato all’indirizzo http://www.legaconsumatoritoscana.it/detail.asp?IDN=124&IDSezione=44). Questo attesissimo decreto va a modificare l’art.7 del precedente DM 500/94 ed è stato emesso in seguito a pressioni sempre maggiori da parte di alcune associazioni di tutela dei Consumatori, e di deputati di vari partiti, che hanno presentato numerose interrogazioni parlamentari chiedendo al Governo quali passi intendesse intraprendere per tutelare l’allattamento e gli interessi dei consumatori italiani, che ancora oggi pagano il late artificiale molto più alto rispetto ad altri paesi europei.
Le uniche novità previste sono però l’estensione del divieto di pubblicizzare gli “alimenti per lattanti” (cioè i latti artificiali “di partenza”) alle riviste specializzate destinate agli operatori sanitari, una limitazione alle sponsorizzazioni a convegni pediatrici ed eventi simili da parte delle Compagnie (dichiarando che queste sono consentite soltanto se a promuovere l’evento sono società scientifiche accreditate, e previa approvazione del Ministero), e infine, e questo sarebbe il passo più significativo, proibire una volta per tutte la pratica delle forniture gratis di latte in polvere ai reparti maternità. Questo punto non è comunque chiaro, perché nell’articolo 8 della stessa legge si legge che tali forniture sono consentite qualora ci sia la richiesta scritta da parte del responsabile della struttura ospedaliera (richiesta che fino ad oggi non è mai mancata). Questo decreto ha lasciato tutti scontenti: IBFAN Italia e i sostenitori dell’allattamento, perché il nuovo decreto lascia ancora moltissimi spazi alle Compagnie per violare il Codice Internazionale. I consumatori, perché non si prevedono grossi effetti sui prezzi del latte artificiale, né maggiori garanzie di trasparenza sugli stessi prezzi. Hanno però protestato anche i Pediatri, attraverso i due autorevoli presidenti di SIN (Società Italiana Neonatologia) e SIP (Società Italiana di Pediatria), rispettivamente professor Rondini e professor Saggese, che attraverso le interviste rilasciate a vari giornali esprimono il loro disappunto per i limiti alle sponsorizzazioni.
“Questa demonizzazione del latte in polvere è davvero assurda (…) Ho cresciuto due figli con latte artificiale, ora sono belli, grandi e sani (…).Dobbiamo ringraziare i khomeinisti che hanno fatto pressione con la convinzione che i bambini soccombono se non prendono latte di mamma” afferma ad esempio il professor Rondini (Il Giornale, 7/4/05).
Meno spazio sui media hanno trovato i comunicati stampa di IBFAN Italia e Lega Consumatori Acli Toscana (chissà perché!) ma questi sono disponibili sui siti delle due associazioni, come anche un utilissimo documento in formato powerpoint che spiega le principali differenze fra Codice Internazionale e legge italiana, nato dal lavoro congiunto di membri delle due associazioni. Dello stesso parere dei due luminari è la Humana, nota ditta preoduttrice di latte artificiale, che afferma per bocca di un suo rappresentante che il decreto limita troppo la comunicazione fra le aziende e il pubblico, rischiando di produrre disinformazione nelle mamme (Sempre dall’articolo sul Giornale del 7/4/05).
A calmare i timori dei componenti di SIN e SIP è accorso il neo-ministro della Salute, onorevole Storace, che con mossa fulminea (e senza consultare le parti in causa, almeno quelle che hanno a cuore la protezione dell’allattamento) ha già approvato un ulteriore Decreto, annunciando che farà diminuire il prezzo del latte artificiale ancora del 20% e che indicherà una volta per tutte i requisiti richiesti ai fini del rilascio dell’autorizzazione ministeriale alle società che intendono organizzare manifestazioni e congressi scientifici avvalendosi delle sponsorizzazioni. Non sappiamo come è stata risolta la questione delle forniture gratuite ai reparti maternità, vietate all’articolo 7 e permesse all’articolo 8 della legge attuale! Fra qualche mese potremmo comunque vedere il testo del nuovo Decreto, che attualmente si trova al Consiglio di Stato. , dovrebbe entrare in vigore entro qualche mese.
L’interessante è che finalmente non siamo più soli a difendere e promuovere l’allattamento, ma le associazioni dei consumatori, grazie anche all’incessante lavoro di coinvolgimento svolto da tutti noi (con Linda Grilli in prima fila), stanno passando dalla nostra parte. Ecco un esempio:
Un passo in più verso un concreto sostegno alla famiglie italiane. Così il Movimento Consumatori commenta l'iniziativa del Ministro della Salute, Francesco Storace, sulla riduzione del prezzo del latte in polvere. Secondo l'associazione i prezzi del latte in polvere devono scendere "ma ricordiamo - afferma Lorenzo Miozzi, presidente nazionale di Movimento Consumatori - che nel resto d'Europa il costo medio al chilo è di dieci euro. Quindi il decreto è certamente un primo passo, ma non basta".
Secondo l'associazione, accanto ad un monitoraggio dei prezzi, occorre una regolamentazione normativa che dia piena attuazione al Codice Internazionale OMS/Unicef sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno (e successive risoluzioni), sottoscritto dal governo italiano nel 1981 e solo parzialmente recepito dal decreto ministeriale 500/94.
"Il Codice Internazionale - sottolinea Miozzi - ha tra le sue finalità quella di garantire ai neonati una nutrizione sicura e adeguata, proteggendo l'allattamento al seno e assicurando l'utilizzazione appropriata dei sostituti del latte materno". (da Helpconsumatori.it - 26/05/2005).

 

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